Komponist (1797-1848)
Donizetti war einer der wichtigsten Opernkomponisten des Belcanto. Einige seiner Opern wie "Anna Bolena " (1830), "Lucrezia Borgia " (1833) und "Don Pasquale " (1843) gehören zum Standardrepertoire der internationalen Opernhäuser. Im April 1806 besuchte der achtjährige Donizetti erstmals die Chorsängerschule für Knaben in Bergamo. Seit 1815 studierte er in Bologna Kirchenkomposition. 1818 brachte er in Venedig seine Oper "Enrico di Borgogna " zur Aufführung und gab damit sein Debüt als Opernkomponist. Doch erst mit seiner neunten Oper "Melodramma eroico Zoraida di Granata " (Rom, 28. Januar 1822) konnte er sich als Hoffnungsträger der italienischen Seria etablieren. 1827 lernte Donizetti nicht nur seinen langjährigen Librettisten Domenico Gilardoni kennen, sondern schloss auch einen Vertrag mit dem Neapolitaner Impresario Domenico Barbaja, der die Komposition von jeweils vier Opern für die kommenden drei Jahre vorsah. Der große Durchbruch gelang ihm mit der Premiere der tragischen Oper "Anna Bolena " am 26. Dezember 1830 in Mailand. 1834 wurde Donizetti Kapellmeister in Neapel, erhielt 1836 auch die Professur für die Lehre des Kontrapunktes und wurde nach Niccolò Antonio Zingarellis Tod, Direktor des Konservatoriums. 1842 ernannte ihn der österreichische Kaiser Ferdinand I. zum Kammerkapellmeister und Hofkomponisten in Wien. Donizetti starb am 8. April 1848 in Bergamo. Sein Sarg wurde durch die Stadt getragen, begleitet von drei Musikkapellen, 400 Fackelträgern und um die 4000 Menschen.
Quelle: Wikipedia
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Donizetti, Gaetano, Komponist (1797-1848).
Eigenhändiger Brief mit Notenzitat und Unterschrift „Gaetano D“. , Ohne Ort und Jahr, 25. I. [ca. 1840], Gr.-8°. 4 Seiten. Doppelblatt mit blindgepr. Monogramm.
"Sor Tommaso | Adesso adesso ricevo per la Diligenza la cassetta col resto delle richezze che vado a profondere. Due giorni fà ebbi la tua nelle quale non indicavi nemmeno il nome del portore, e dissi, bravo el sor Tommasuccio. Riscenderò poi. - Ellà la Lettera [...] della Sign. Goldeberg [Fanny Goldberg]. Gli dirmi che la ringrazio; che suo fratello è partito per Londra e le stà bene - che miei saluti sua sorella che l'anno scorso veniva qualche volte a cantare da me, ma che quest'anno l'incontrai, e nemmeno mi salutò, ma che io non ce ne voglio per questo. - Credo già Leopoldo arrivera, e te la salutarai - Da Genova ti sarà messa in posta una lettera nella quale ti dò le ampie facultà di far rispettare il mio contratto - se quella non. Basta. Dirmi che far posso. - Sento che ..."Sor Tommaso | Adesso adesso ricevo per la Diligenza la cassetta col resto delle richezze che vado a profondere. Due giorni fà ebbi la tua nelle quale non indicavi nemmeno il nome del portore, e dissi, bravo el sor Tommasuccio. Riscenderò poi. - Ellà la Lettera [...] della Sign. Goldeberg [Fanny Goldberg]. Gli dirmi che la ringrazio; che suo fratello è partito per Londra e le stà bene - che miei saluti sua sorella che l'anno scorso veniva qualche volte a cantare da me, ma che quest'anno l'incontrai, e nemmeno mi salutò, ma che io non ce ne voglio per questo. - Credo già Leopoldo arrivera, e te la salutarai - Da Genova ti sarà messa in posta una lettera nella quale ti dò le ampie facultà di far rispettare il mio contratto - se quella non. Basta. Dirmi che far posso. - Sento che [Luigi] Lablache [baritono] dunque stà bene, e ne [...]. - [pag. 2:] fatelo cantar quel poltrone. - La dispositione che io ti faci delle facti del D Pozzenda [?] ti prova, chel io persevero sempre nella mia idee che Mad. [Anna] Bishop [sopran] deva aver talenti nel buffo; giudico così dalla maximi di canto, che del raffo non la viddi mai sulla scena, ma ho buon naso. Ti accento due parole sul Belisario dato pel debuto di Fornasari [Tenor] agli Italiani. - V'è chi dice bene di tutte, chi resta a mezz'aria, chi dice male, tensai che in Francia la pressa è libera, e quindi ogenno però impressione il suo giudici. - Vi sono giornali che mettra tutto alle stelle, altri alle stalle presque, restiamo dunque a mezz'aria, e ne vedremo il seguito. - Tra 20 giorni si darò bene [...] più [pag. 3:] consolandi, o desolandi, que queste - di parlerà del su D. Sebastiano per il quale [...], egambe si catamenano come energameni. - Dopo ciò. - Torno al semplice è questo Teatro Italiano, e metto la Maria di Rohan, in di .... Cuoglieme, che t'acchiazzero. - E sa´reni, è di ritorno? Qui si lavora come accidenti. - Avviso! Quando sarà pagato la sera Catterina, porterai i Ducatelli a Rothschild con mio avviso che ti darò, e favore pagati a Vienna, o a Parigi, dove t'indicare? - Farai dire mille cose graziosa die mia posta al Sigr. [Vincenzo] Flauto, e siccome mi offerse di scrivere in seguito, gli dirai, (ed a eticchessa) che non prendo più che due mila Ducati, e la proprietò per l'Italia, Francia, Allemagna ed Inghilterra, che ciò a loro non su casa quando hanno quella del Regno di Napoli, eper me fa qualque cose di però, mentre è non rispararmi per loro. - Una volta per sempre sai! Quella è la mia volontà. - Salute tutte le cose tutti, tutti gli amici etc. etc. - Saluti Tito se senrir. - Raccomando la casa e la donna - addio. - Il tuo aff Gaetano D. | 25. gen. [pag. 4:] Salutami el Fioravantuccio mio, de digli che serlo gratitudine per l'impegno e le ricette sempre nelle opere del campagna debuttanta di Venezia. - Salutami Casaciello. - [Filippo] Coletti in S. Carlo - Teodero, Anielli, [Lorenzo] Zino etc. A Salvietti e sposa tante case. - Se posso sciogliermi così dell'opera comica, l'estate lo passo a Napoli. Se non moro sull'Istro ... per avvenir sinistro .....!! Se l'avvenira è destro, verso il Sabato viaggerà il Maestro. - Che in Francia, ne in Germania, io piu non ho capestro, - E se mi vien la smania, o se mi prende l'estro, divinender Partnenope ... destro il maestro senza capestro, con, o senz'estro t'abbraccierà. - A. A. A. A. A. A. [Noten] felicità felicità felicità." Großartiger musikalischer Brief an seinen Freund Tommaso Persico, am Schluß mit einem 4-taktigen Notenzitat auf den Text "felicità, felicità, felicità", einer in italienischen Opern etwa von Rossini und Cimarosa verwendeten Kadenz, die Donizetti bereits in einem Brief an Simone Mayr aus Paris 8. April 1839 zitierte. - Umfangreicher Brief des Komponisten über seine Projekte für das laufende Jahr. Er pendle zwischen mehreren Aufführungen in Paris, Wien und Neapel, London, Genua und Venedig, wobei er sich Sorgen mache, geeignete Interpreten zu finden. Donizetti erwähnt seine Opern "Belisar", "Don Sebastien", "Marie de Rohan" und "Caterina Cornaro". Er möchte zwei junge Leute mitnehmen, von denen er gesprochen habe, von denen er jedoch keine genauen Angaben hat. Er habe den Brief von Signora Goldberg erhalten, für den er sich bedanken möchte. Sie habe ihm geschrieben, dass ihr Bruder nach London abgereist sei, dass es ihr gut gehe und sie vorschlage, für ihn zu singen. Donizetti informiert Persico auch über einen Vorschlag zu einen Vertrag mit Genua. Er diskutiert verschiedene Interpreten, von denen einer Talent für die Opera buffa hat, obwohl sein Gesangsstil auf der Bühne nicht überzeuge. Für die italienische Premiere müsse er zwei Textpassagen von "Belisar" verändern. Er weiß nicht, ob die Aufführung gut oder schlecht werde, aber er vermutet, dass die französische Presse frei sei. Seit dem 20. Januar plane man eine Aufführung von "Don Sebastian". Donizetti geht ausführlich auf seine Oper "Marie de Rohan" am "Theatre des Italiens" ein. Er wisse nicht, ob er sich besser in Paris oder Wien niederlassen solle und möchte das gerne mit Rothschild besprechen. Er hofft, 2000 Dukaten aus einem Grundstücksverkauf in Neapel zurückzuerhalten. - Ungedruckter prachtvoller Brief. - Italienische Transkription auf Anfrage. - Selten.zzgl. Versandkosten
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Donizetti, Gaetano, Komponist (1797-1848).
Eigenhändiger Brief mit Unterschrift Paris, Rue du Helder, Hôtel Lancastre, 13. III. 1840, 8°. 3 Seiten. Doppelblatt mit Adresse.
An den berühmten Impresario Alessandro Lanari (1787-1862) in Florenz, der von den Zeigenossen als "Napoleon der Impresarios" bezeichnet wurde. Lanari leitete 1820-62 das "Teatro della Pergola" in Florenz und arbeitete mit fast allen Komponisten italienischer romantischer Opern zusammen. - Donizetti lebte ab Ende 1838 in Paris, um dort seiner Oper "Les martyrs" (auch: "Poliuto") zum Erfolg zu verhelfen, die dort am 10. April 1840 - mit Gilbert-Louis Duprez in der Hauptrolle - uraufgeführt wurde. Bereits am 11. Februar 1840 hatte Donizetti in Paris mit "La fille du régiment" einen großen Erfolg zu verzeichnen gehabt. Nun plante er, seine Erfolge in Italien fortzusetzen: "[...] Schonenberger, l'editore dei Martiri ti ha già risposto per la proprietà ed ora io ti rispondo per l'opera ...An den berühmten Impresario Alessandro Lanari (1787-1862) in Florenz, der von den Zeigenossen als "Napoleon der Impresarios" bezeichnet wurde. Lanari leitete 1820-62 das "Teatro della Pergola" in Florenz und arbeitete mit fast allen Komponisten italienischer romantischer Opern zusammen. - Donizetti lebte ab Ende 1838 in Paris, um dort seiner Oper "Les martyrs" (auch: "Poliuto") zum Erfolg zu verhelfen, die dort am 10. April 1840 - mit Gilbert-Louis Duprez in der Hauptrolle - uraufgeführt wurde. Bereits am 11. Februar 1840 hatte Donizetti in Paris mit "La fille du régiment" einen großen Erfolg zu verzeichnen gehabt. Nun plante er, seine Erfolge in Italien fortzusetzen: "[...] Schonenberger, l'editore dei Martiri ti ha già risposto per la proprietà ed ora io ti rispondo per l'opera dell'anno venturo in Roma. Non sarei lontano dal fartela se queste condizioni ti piacessero. Libretto di Cammarano. Compagnia da convenirsi con te. Diecimila franchi come se fossi in Italia, ma tu mi lasceresti la proprietà della stampa di cento copie fatta in Francia e a Londra, cosa che a te nulla fa e farebbe a me, non dovessimo convenire che sull'epoca di stamparla. Ma limportante sarebbe convenire se nel caso io non potessi venire, tu accetteresti lo spartito che metteresti in iscena senza di me, che colla Ungher per la musica e con te per la mise en scene io confiderei tutte le opere mie. Ti vado a dire perché metto in dubbio la venuta. Ora vado coi Martiri, tra questi e l'altra mia opera che devo far rappresentare, tengo in patto di scrittura che Duprez debba eseguire un'altra opera nuova, e forse saria Meyerbeer, in questo caso vedi bene che avrei due anni di tempo e ti farei 100 opere, ma s'egli non fosse pronto e dovessi io dar l'altra, allora saria nell'inverno e non potrei venire. Tutto ciò è supposizione come vedi. Se ottenessi anco in tal caso di aver dicembre e gennaio 1841 in libertà pure così potrei servirti; rifletti e rispondi poiché dovrei fare alla Direzione la proposta. Quanto a Ronconi, tempo fa il direttore degl'Italiani mi disse di scriverci, ed io lo feci, ma nulla più ne seppi e gli Italiani per l'anno prossimo sinora non han teatro. Né io ci ho niente a che fare, né in bene né in male in quel teatro. Saluta la Sig(nora) Carlotta. Saluta gli amici e credimi il tuo affezionatissimo Donizetti. [...] P.S. Vuoi lo spartito che feci La fille du régiment una buona donna, un tenore discreto, un buffo comico, senza basso cantante. Sog[g]etto che può farsi dovunque. Genere dell'Elisir. Se vuoi lo spartito in proprietà, te lo cedo, egli mi appartiene per metà. 3000 fr(anchi)." - Übersetzung: "Schonenberger, der Verleger der 'Martiri', hat wegen der Rechte bereits geantwortet, und ich antworte dir jetzt wegen der Oper für das nächste Jahr in Rom. Ich kann mich sofort daran machen, wenn Dir die folgenden Bedingungen zusagen: Libretto von Cammarano, ein Ensemble, über das wir uns verständigen werden, 10.000 Francs, die ich in Italien bekommen würde, aber Du lässt mir die Druckrechte für 100 Exemplare der Partitur in Frankreich und in London, was Dir nichts wegnimmt, aber mir etwas einbringt. Wir müssen uns nur über den Zeitpunkt des Drucks verständigen. Aber das Wichtigste ist: Es besteht die Wahrscheinlichkeit, dass ich aus Paris nicht wegkomme. Du nimmst in diesem Fall die Partitur und sorgst für die Aufführung, die Unger für die Musik und Du für die Inszenierung - und ich vertraue euch alle meine Opern an. Ich möchte Dir sagen, warum ich vermutlich nicht werde kommen können: Jetzt bin ich von den 'Martiri' okkupiert, zwischen dieser und der anderen Oper, die ich inszenieren muss, gibt es eine schriftliche Vereinbarung, nach der Duprez eine weitere neue Oper singen muss (vielleicht von Meyerbeer). In diesem Fall hätte ich eine Pause von zwei Jahren, in denen ich Dir hundert Opern schreiben könnte. Aber wenn diese Oper [von Meyerbeer] nicht fertig wird, muss ich die meine vorher aufführen. In diesem Fall könnte ich im Winter nicht kommen. All das ist Spekulation, wie Du siehst. Wenn ich nun allerdings im Dezember [1840] und Januar 1841 frei wäre, könnte ich Dir dienen. Denke darüber nach und antworte mir, weil ich der Direktion einen Vorschlag machen muss. Was Ronconi betrifft: Vor einer gewissen Zeit hat mich der Direktor der 'Italiani' gebeten, ihm zu schreiben. Ich habe es getan, aber nichts mehr gehört. Also haben die 'Italiani' im nächsten Jahr kein Theater. Ich kann nichts dafür [...] P.S. Willst du die Partitur 'La fille du regiment'? Eine gute Frauenstimme und ein tüchtiger Tenor, ein Buffo, keine Bassstimme. Ein Sujet, das überall durchgeht. In der Art wie 'Elisir [d'amore]'. Wenn du sie haben willst, gebe ich dir meinen Anteil, also die Hälfte, für 3.000 Francs." - Der Musikverleger Georges Schonenberger war zwischen 1830 und 1875 in Paris tätig. Donizettis Oper "Poliuto" hatte als französischen Titel " Les Martyrs". Die im Brief erwähnten Personen sind der neapolitanische Librettist Salvatore Cammarano (1801-1852), die berühmte Altistin Caroline Unger (italianisiert Ungher; 1803-1877), der französische Tenor Gilbert-Louis Duprez (1806-1896) und der italienische Bariton Giorgio Ronconi (1810-1890). Erwähnung findet auch das Pariser "Théâtre-Lyrique Italien" bzw. die "Opéra-Italien". In Rom wurde die Adelia mit Giuseppina Strepponi aufgeführt. - Sehr schöner, bisher ungedruckter Brief. Der von J. Commons hrsg. Briefwechsel zwischen Donizetti und Lanari umfasst nur die Jahre 1836-38 (Studi Donizettiani, Bd. III, 1978, S. 9-74). - Registraturvermerk. - Sehr selten.zzgl. Versandkosten
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Donizetti, Gaetano, Komponist (1797-1848).
Eigenhändiger Brief mit Unterschrift „Donizetti“. Ohne Ort, 25. [Januar] 1840, 8°. 1 1/2 Seiten. Doppelblatt. Respektblatt auf ein Quartblatt montiert.
An Komponisten und Klavierbauer Xavier Boisselot (1811-1893) in Paris über die Aufführungen seiner Opern. Donizetti bedauert, an den Proben der Neuinszenierung von "Lucie de Lammermoor" (1835) im "Théâtre de la Renaissance" nicht teilnehmen zu können: "Les répétitions que je suis contemporenaiment [sic] au grand opéra et à l'opéra-comique ne me permettent pas d'assister toujours à celles qui vont commencer à la Renaissance, je viens Monsieur faire un appel à votre bonne amtité, et vous prier de me remplacer quelque fois aux répétitions de 'L'Ange de Nisida'. J'espère que vous voudrez bien venir à mon aide, et que vous ne trouverez pas trop indiscrète ma demande qui est fondée sur l'estime et la confiance particulière que j'ai en vous et en votre caractère [...]" - ...An Komponisten und Klavierbauer Xavier Boisselot (1811-1893) in Paris über die Aufführungen seiner Opern. Donizetti bedauert, an den Proben der Neuinszenierung von "Lucie de Lammermoor" (1835) im "Théâtre de la Renaissance" nicht teilnehmen zu können: "Les répétitions que je suis contemporenaiment [sic] au grand opéra et à l'opéra-comique ne me permettent pas d'assister toujours à celles qui vont commencer à la Renaissance, je viens Monsieur faire un appel à votre bonne amtité, et vous prier de me remplacer quelque fois aux répétitions de 'L'Ange de Nisida'. J'espère que vous voudrez bien venir à mon aide, et que vous ne trouverez pas trop indiscrète ma demande qui est fondée sur l'estime et la confiance particulière que j'ai en vous et en votre caractère [...]" - "La Fille du régiment" (Die Regimentstochter) wurde in der Opéra-Comique am 11. Februar erstmals aufgeführt, "Les Martyrs" (Die Märtyrer) in der Großen Oper am 10. April 1840. Donizettis "L'Ange de Nisida" wurde zwar geprobt, aber wegen des Bankrotts des Impresarios Joly vor der Aufführung zurückgezogen (vgl. Ashbrook S. 145). Teile aus dem Werk fanden in der am 2. Dezember 1840 uraufgeführten Oper "La Favorite" (Die Favoritin) Verwendung. - Bei Zavadini nicht gedruckt. - Hübscher Brief aus Donizettis zweiter Pariser Zeit. 1840 stand er im Zenit seines Schaffens und erreichte europäische Berühmtheit.zzgl. Versandkosten
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Donizetti, Gaetano, Komponist (1797-1848).
Eigenhändiger Brief mit Unterschrift „Gaetan“. Ohne Ort, ohne Jahr, 8°. 1 Seite, verso eigenh. adressiert. Doppelblatt mit dem Wappen der Sammlung Bonnemains.
Schöner Freundschaftsbrief an "Madame Thomas": "[...] On dit que vous êtes furibonde... est-il vrai ?... jamais jamais. - Les adieux on doit jamais le faire aux amis ... pour l'amitié véritable, il n'y a pas de départ, pas de tems, pas d'adieux; l'amitié est toujours ... et toujours je veux compter sur la votre. - Embrasses Fefé [?] pour moi - Votre Gaetan". - Bei Madame Thomas handelt es sich wohl um Mathilde Rebattu, die Frau seines "wichtigsten Wiener Vasallen", den Bankier August Thomas, Vgl. Robert Steiner-Isenmann, Gaetano Donizetti. Sein Leben und seine Opern. Berlin 1982, S. 323.Schöner Freundschaftsbrief an "Madame Thomas": "[...] On dit que vous êtes furibonde... est-il vrai ?... jamais jamais. - Les adieux on doit jamais le faire aux amis ... pour l'amitié véritable, il n'y a pas de départ, pas de tems, pas d'adieux; l'amitié est toujours ... et toujours je veux compter sur la votre. - Embrasses Fefé [?] pour moi - Votre Gaetan". - Bei Madame Thomas handelt es sich wohl um Mathilde Rebattu, die Frau seines "wichtigsten Wiener Vasallen", den Bankier August Thomas, Vgl. Robert Steiner-Isenmann, Gaetano Donizetti. Sein Leben und seine Opern. Berlin 1982, S. 323.zzgl. Versandkosten