Donizetti, Gaetano, Komponist (1797-1848).

Eigenhändiger Brief mit Notenzitat und Unterschrift „Gaetano D“. , Ohne Ort und Jahr, 25. I. [ca. 1840], Gr.-8°. 4 Seiten. Doppelblatt mit blindgepr. Monogramm.

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Beschreibung

„Sor Tommaso | Adesso adesso ricevo per la Diligenza la cassetta col resto delle richezze che vado a profondere. Due giorni fà ebbi la tua nelle quale non indicavi nemmeno il nome del portore, e dissi, bravo el sor Tommasuccio. Riscenderò poi. – Ellà la Lettera […] della Sign. Goldeberg [Fanny Goldberg]. Gli dirmi che la ringrazio; che suo fratello è partito per Londra e le stà bene – che miei saluti sua sorella che l’anno scorso veniva qualche volte a cantare da me, ma che quest’anno l’incontrai, e nemmeno mi salutò, ma che io non ce ne voglio per questo. – Credo già Leopoldo arrivera, e te la salutarai – Da Genova ti sarà messa in posta una lettera nella quale ti dò le ampie facultà di far rispettare il mio contratto – se quella non. Basta. Dirmi che far posso. – Sento che [Luigi] Lablache [baritono] dunque stà bene, e ne […]. – [pag. 2:] fatelo cantar quel poltrone. – La dispositione che io ti faci delle facti del D Pozzenda [?] ti prova, chel io persevero sempre nella mia idee che Mad. [Anna] Bishop [sopran] deva aver talenti nel buffo; giudico così dalla maximi di canto, che del raffo non la viddi mai sulla scena, ma ho buon naso. Ti accento due parole sul Belisario dato pel debuto di Fornasari [Tenor] agli Italiani. – V’è chi dice bene di tutte, chi resta a mezz’aria, chi dice male, tensai che in Francia la pressa è libera, e quindi ogenno però impressione il suo giudici. – Vi sono giornali che mettra tutto alle stelle, altri alle stalle presque, restiamo dunque a mezz’aria, e ne vedremo il seguito. – Tra 20 giorni si darò bene […] più [pag. 3:] consolandi, o desolandi, que queste – di parlerà del su D. Sebastiano per il quale […], egambe si catamenano come energameni. – Dopo ciò. – Torno al semplice è questo Teatro Italiano, e metto la Maria di Rohan, in di …. Cuoglieme, che t’acchiazzero. – E sa´reni, è di ritorno? Qui si lavora come accidenti. – Avviso! Quando sarà pagato la sera Catterina, porterai i Ducatelli a Rothschild con mio avviso che ti darò, e favore pagati a Vienna, o a Parigi, dove t’indicare? – Farai dire mille cose graziosa die mia posta al Sigr. [Vincenzo] Flauto, e siccome mi offerse di scrivere in seguito, gli dirai, (ed a eticchessa) che non prendo più che due mila Ducati, e la proprietò per l’Italia, Francia, Allemagna ed Inghilterra, che ciò a loro non su casa quando hanno quella del Regno di Napoli, eper me fa qualque cose di però, mentre è non rispararmi per loro. – Una volta per sempre sai! Quella è la mia volontà. – Salute tutte le cose tutti, tutti gli amici etc. etc. – Saluti Tito se senrir. – Raccomando la casa e la donna – addio. – Il tuo aff Gaetano D. | 25. gen. [pag. 4:] Salutami el Fioravantuccio mio, de digli che serlo gratitudine per l’impegno e le ricette sempre nelle opere del campagna debuttanta di Venezia. – Salutami Casaciello. – [Filippo] Coletti in S. Carlo – Teodero, Anielli, [Lorenzo] Zino etc. A Salvietti e sposa tante case. – Se posso sciogliermi così dell’opera comica, l’estate lo passo a Napoli. Se non moro sull’Istro … per avvenir sinistro …..!! Se l’avvenira è destro, verso il Sabato viaggerà il Maestro. – Che in Francia, ne in Germania, io piu non ho capestro, – E se mi vien la smania, o se mi prende l’estro, divinender Partnenope … destro il maestro senza capestro, con, o senz’estro t’abbraccierà. – A. A. A. A. A. A. [Noten] felicità felicità felicità.“ Großartiger musikalischer Brief an seinen Freund Tommaso Persico, am Schluß mit einem 4-taktigen Notenzitat auf den Text „felicità, felicità, felicità“, einer in italienischen Opern etwa von Rossini und Cimarosa verwendeten Kadenz, die Donizetti bereits in einem Brief an Simone Mayr aus Paris 8. April 1839 zitierte. – Umfangreicher Brief des Komponisten über seine Projekte für das laufende Jahr. Er pendle zwischen mehreren Aufführungen in Paris, Wien und Neapel, London, Genua und Venedig, wobei er sich Sorgen mache, geeignete Interpreten zu finden. Donizetti erwähnt seine Opern „Belisar“, „Don Sebastien“, „Marie de Rohan“ und „Caterina Cornaro“. Er möchte zwei junge Leute mitnehmen, von denen er gesprochen habe, von denen er jedoch keine genauen Angaben hat. Er habe den Brief von Signora Goldberg erhalten, für den er sich bedanken möchte. Sie habe ihm geschrieben, dass ihr Bruder nach London abgereist sei, dass es ihr gut gehe und sie vorschlage, für ihn zu singen. Donizetti informiert Persico auch über einen Vorschlag zu einen Vertrag mit Genua. Er diskutiert verschiedene Interpreten, von denen einer Talent für die Opera buffa hat, obwohl sein Gesangsstil auf der Bühne nicht überzeuge. Für die italienische Premiere müsse er zwei Textpassagen von „Belisar“ verändern. Er weiß nicht, ob die Aufführung gut oder schlecht werde, aber er vermutet, dass die französische Presse frei sei. Seit dem 20. Januar plane man eine Aufführung von „Don Sebastian“. Donizetti geht ausführlich auf seine Oper „Marie de Rohan“ am „Theatre des Italiens“ ein. Er wisse nicht, ob er sich besser in Paris oder Wien niederlassen solle und möchte das gerne mit Rothschild besprechen. Er hofft, 2000 Dukaten aus einem Grundstücksverkauf in Neapel zurückzuerhalten. – Ungedruckter prachtvoller Brief. – Italienische Transkription auf Anfrage. – Selten.